Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Caralis panegyricus Carmina – Premessa

di Rodrigo Baeza

a cura di Maria Teresa Laneri e Francesca Piccioni

Nell’ambito di un programma di ricerca che si propone di pubblicare in edizione critica i testi umanistici della Sardegna1, diversi anni fa ebbi occasione di gettare un primo sguardo su un manoscritto cinquecentesco, custodito a Cagliari, che trasmette una raccolta di brevi componimenti letterari di apprezzabile fattura in greco e in latino, in prosa e in versi, attribuiti da un’annotazione di mano seriore a un certo Rodrigo Hunno Baeza…

Il codice

Il ms. Cagliari, Biblioteca Comunale Generale e di Studi Sardi, Sanjust 55, meglio noto come Cartulari de Arborea, è un volume composito, interamente cartaceo, formato dall’assemblaggio di diverse unità codicologiche originariamente autonome che trasmettono, in copia, documenti diplomatici e testi di carattere letterario in vario modo riferibili alla Sardegna, con scritture databili dalla metà del XV secolo alla fine del XVI. Consta di 176 carte numerate ma di 196 effettive, in quanto le bianche non sono computate.

L’autore

Il nome La paternità delle opere – dicevo – si conosce grazie a un’annotazione tracciata da una mano diversa dalle due che ce ne hanno lasciato copia. Tale mano è forse riconducibile all’entourage del primo possessore a noi noto del codice, Nicolò Canyelles, o con più probabilità a quello del secondo, il giurista e bibliofilo Monserrat Rosselló: le grafie … Leggi tutto L’autore

Il Caralis panegyricus

Una copia allestita per la pubblicazione? Il luogo in cui fu rinvenuto il codice, ovvero “l’armadio grande del vescovo di Bosa”, portò Eduard Toda y Güell e Francesco Alziator a credere che l’esemplare nella disponibilità di Nicolò Canyelles fosse una redazione ‘in bella’ destinata alla pubblicazione, che Baeza stesso avrebbe consegnato al presule-editore. Molti e sostanziali sono però gli argomenti a … Leggi tutto Il Caralis panegyricus

Criteri di edizione e traduzione

Gli scritti attribuiti a “Rodrigo Hunno Baeza” ci sono giunti in un unico esemplare apografo. Ma non tutto ciò che nel Caralis panegyricus suscita perplessità può essere automaticamente addebitato alla sua tradizione, considerato il vistoso carattere di provvisorietà che doveva connotare il testo di partenza: la copia a noi nota – è necessario ricordare – cristallizza una fase compositiva in fieri dell’orazione, la cui incompiutezza è palesata dalla presenza di citazioni mnemoniche non ancora verificate sulla fonte…

CARALIS PANEGYRICUS CIVIBUS
CARALITANIS DICTUS

I. [1] Etsi quadam naturae vi ea libentius audire cupimus quae tum nobis tum patriae usui et voluptati futura sint, praecipue tamen ea ardentius expetimus quae patriam ab infamia vindicant eamque, veritate detecta, celebriorem efficiunt. Quis enim vestrum non minus avido animo Romae laudes quam Caralis auditurus sit? [2] Non tam quia haec urbs vestra est, cuius laudes vestras esse ducitis, quam quod illius encomia passim, omnibus nota, omnes fere auctorum paginas oblevere; huius vero non obviae cunctis atque ideo pluris faciendae.

Carmina. L’antologia poetica

I carmina: tipologia e argomenti

L’antologia poetica di Rodrigo Baeza è ospitata nelle carte 99r/109r del manoscritto Sanjust 55 della Biblioteca Comunale Generale e di Studi Sardi di Cagliari, e segue immediatamente il Caralis panegyricus. Consta di 13 componimenti, di cui 6 in latino, 4 in greco e 3 bilingui, in metri dattilici e di estensione varia, dai 2 ai 238 versi.
Gli argomenti e le tipologie dei carmi sono le più svariate. Baeza si cimenta in epigrammi satirici di ascendenza classica, che riecheggiano Marziale e Lucilio, anche laddove rielaborino il quasi coevo Poliziano …

CARMINA

Fol. 99r

Carm. I
In Sextilianum potorem

Dixerat astrologus undas tibi fata minari
sidera discutiens, Sextiliane, tua.
Inde tibi nullam votum est conscendere navim
nec remo nec te cymba rudente vehit.
Littora devitas, torrentes, stagna, paludes                        5
cumque suis lacubus flumina quaeque caves,
denique ne‹c› potum fatali polluis unda,
† tanta tibi est vitae sollicitudo tuae;
sollicitus vitae Sextilianae tuae †
ne possint usquam fata nocere tibi.                                  10

Commento

Carm. I

Il carme incipitario della raccolta, in distici elegiaci, è dedicato a un impenitente bevitore di nome Sestiliano, come risulta evidente fin dal titolo, In Sextilianum potorem. Dopo l’annuncio solenne della profezia di un astrologo che le onde gli sarebbero state nemiche e del solo rimedio possibile, evitare con cura qualunque specchio d’acqua, secondo una collaudata tecnica epigrammatica arriva l’aprosdoketon finale: per scansare il destino e aver salva la vita, egli preserva dall’onda fatale le sue bevute.

Bibliografia

Qui di seguito sono indicate le edizioni sulla cui base sono citati nel volume i testi di autori classici, medioevali e umanistico rinascimentali. Per una maggiore fruibilità, esse sono elencate secondo i nomi degli autori in latino, in ordine alfabetico, nella forma in cui figurano nell’indice dei loci citati; in caso di più opere del medesimo autore, le edizioni compaiono … Leggi tutto Bibliografia