Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Secolo XVII – I

Breve Apostolico di Papa Clemente VIII, col quale si provvede che tutti li benefizi e pensioni ecclesiastiche vacanti nell’isola di Sardegna, ad eccezione dei vescovadi e delle prelature, siano conferiti ai nativi dell’isola medesima, o a coloro che, sebbene stranieri, abbiano ottenuto la naturalità per voto, e col consenso dei tre Bracci o Stamenti del Parlamento Sardo.

(1601. – 12 aprile).

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 360 e seg.

Secolo XVII – II

Capitoli di Corte votati dai tre Stamenti Sardi nel Parlamento celebrato dal vicerè Don Antonio Coloma conte di Elda, e approvati dal re di Aragona e di Sardegna Don Filippo III, per la fondazione in Cagliari di una Università di studi, e per la erezione dell’edifizio corrispondente.

(1602 …)

Dagli Atti originali del Parlamento suddetto (Archiv. Ant. Patrim.) Cap. 45 e 46, fol. 123 e 131.

Secolo XVII – III

em>Gli Stamenti Sardi propongono una legge coercitiva, e ne ottengono la sanzione dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, per obbligare i proprietari di terreni chiusi od aperti alla piantagione di alberi di gelso, onde poter introdurre nell’isola l’arte della seta.

(1603 …)

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Conte Delda, cap. 9, fol. 108. – Antico Archiv. Patrim. Regio.

I

Secolo XVII – IIII

Provvedimenti coercitivi dati dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, a petizione del Parlamento di Sardegna, affinchè si eseguisse rigorosamente la Prammatica Reale già emenata per l’innesto graduale degli olivi selvatici esistenti nell’isola e per la fabbricazione dell’olio.

(1603 …)

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Don Antonio Coloma conte Delda, cap. 10, fol. 109. – Ant. Archiv. R. Patrim. di Sardegna.

Secolo XVII – V

Franchigia da ogni dazio pel termine di venti anni accordata dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, dietro domanda dei tre Stamenti di Sardegna, a tutte le lane e drappi di lana che si estrarrebbero dall’isola, onde attivare a tal riguardo l’industria nazionale.

(1603 …).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Conte D’Elda, cap. II, fol. 110. – Ant. Archiv. Patrim. R. di Sardegna.

Secolo XVII – VII

Il re di Spagna Don Filippo III approva e sanziona con suo reale diploma i capitoli votati e discussi dal Parlamento Sardo riunito nel 1602 dal vicerè Don Antonio Coloma Conte d’Elda.

(1605. – 4 febbraio).

Dagli antichi Archivi del Reale Patrimonio di Sardegna, Cod. F.

Secolo XVII – VIII

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III proibisce ai consiglieri o membri del municipio di Cagliari che facciano donativi di denaro, o di valori corrispondenti, ai vicerè di Sardegna, in occasione di matrimonio delle loro figlie, od altre circostanze, come da tempo antico si costumava fare, senza ottenere prima l’assenso regio, sotto pena di rimanere a carico particolare di ciascun consigliere, non però dei fondi del municipio, il donativo da essi offerto.

(1610. – 3 gennaio).

Dagli Archivi della città di Cagliari, ant. Lib. Diversor.

Secolo XVII – VIIII

Antonio Canopolo, arcivescovo metropolitano di Arborea, vescovo di Santa Giusta, fa ampia ed irretrattabile donazione al suo nipote Martino Suzzarello della Villa, terre, boschi, acque, ecc. ecc. di Putifigari, con giusrisdizione civile e criminale, mero e misto impero sugli abitanti della Villa medesima, e col vincolo di perpetuo fidecommesso.

(1610. – 25 febbraio).

Dall’Atto originale ed autentico posseduto dall’Autore del presente CODICE DIPLOMATICO.

Secolo XVII – X

Diploma del re Don Filippo III, col quale sono stabiliti i poteri, le attribuzioni, i doveri, e le onoreficenze degli antichi governatori e riformatori del Capo di Cagliari e Gallura in Sardegna, sotto il dominio spagnuolo.

(1613. – 10 maggio).

Dagli antichi Archivi del Razionale di Sardegna, Lib. e Registr. Patent. e Dipl.

Secolo XVII – XI

Lettera del sacerdote Giovanni Collaga all’Arcivescovo Turritano (di Sassari) Don Gavino Manca çedrelles, relativa all’antica Chiesa dedicata a S. Martino vescovo, ed ora intitolata a S. Quirico, nell’Agro Sassarese.

(1614. – 15 meggio).

Dall’Apografo (esemplato sull’Autografo) posseduto dall’Autore del presente CODICE.

Secolo XVII – XII

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, a petizione dello Stamento Militare, determina l’età che ciascun membro di detto Stamento debbe aver compiuto, per poter votare e sostenere ufficio nelle Corti o Parlamento generale di Sardegna.

(1614…).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia. Archiv. ant. del Patrim. R.° di Sardegna.

Secolo XVII – XIII

Capitolo di Corte, proposto nel Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, e modificato con sanzione sovrana di Don Filippo III re di Spagna e di Aragona, con cui fu stabilito che nessun procuratore dei membri assenti dalle Corti potesse avere più di tre voti nelle deliberazioni, oltre il proprio.

(1614 …).

Dagli Atti originali di detto Parlamento, cap. XIX, fol. 354. Antico Archiv. Patrim. Reg. di Sardegna.

Secolo XVII – XIV

Capitolo di Corte votato nel Parlamento Sardo, in virtù del quale era stabilito che i Nobili, i quali non potessero intervenire personalmente alle Corti, avessero facoltà di farsi rappresentare nello Stamento Militare da un procuratore speciale, che in loro nome prendesse parte alle discussioni, e avesse il diritto del voto nelle deliberazioni.

(1614…).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato in Sardegna, regnando Filippo III re di Spagna e di Aragona, sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, cap. III, fol. 421. Ant. Archiv. Patrim. di Sardegna.

Secolo XVII – XVI

Due Capitoli di Corte discussi nel Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, e relativa risoluzione sovrana, con cui fu stabilito che le deliberazioni prese fuori del Parlamento dai membri dello Stamento Militare, congregati separatamente nel Capo di Cagliari o in quello di Sassari, non potessero obbligare i non intervenienti, e non potessero essere mandate a esecuzione come deliberazioni di tutto lo Stamento.

(1614 …).

Dagli Atti di detto Parlamento, cap. XCVIII a CI, fol 41 e 42.

Secolo XVII – XVII

Diploma di Filippo III re di Spagna, col quale sono approvati i Capitoli di Corte discussi e votati dal Parlamento Sardo, riunito in Cagliari per ordine sovrano nel 1614 dal vicerè Don Carlo di Borgia, Duca di Gandia e conte di Oliva.

(1615. – 2 maggio).

Dall’antico Archivio del Reale Patrimonio di Sardegna, Cod. Cart. G. 1.

Secolo XVII – XIX

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III scrive al Duca di Gandia vicerè di Sardegna sulla materia delle riunioni parziali dello Stamento Militare sia in Cagliari che in Sassari, ricorda le deliberazioni parlamentari e le risoluzioni regie a tal riguardo, e ne inculca la esatta osservanza.

(1617. – 17 giugno).

Dagli Archivi dell’antico R. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XX

Relazione dell’arrivo e della fermata nella Città di Alghero, dal 1 al 5 luglio 1619, del Principe Filiberto di Savoja.

(1619. – 1 al 5 luglio).

Dagli Archivi municipali della città di Alghero.

Ini Dei nomine. Amen.

Relaciò de la Vinguda del Señor Princip Philibertus.

Secolo XVII – XXI

Lettera di Don Filippo IV re di Spagna e di Aragona a Don Alfonso conte di Eril, vicerè di Sardegna, con la quale gli prescrive la osservanza degli ordini reali già dati dal suo padre Don Filippo III riguardo alle riunioni parziali dei Membri dello Stamento Militare.

(1622. – 20 marzo).

Dagli Archivi dell’antico R. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXII

Prammatica del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, con la quale si danno alcuni provvedimenti per riparare al disordine in cui era caduta l’amministrazione del danaro pubblico in Sardegna, e per facilitare agli agricoltori dell’isola la vendita e la esportazione del frumento.

(1622. – 11 luglio).

Antich. Archiv. del Razionale e del Patrimonio Regio di Sardegna.

Secolo XVII – XXIII

Petizione dei cappellani della Basilica di S. Gavino di Torres al Capitolo Turritano per oggetti riguardanti il servizio di quella chiesa, e per ottenere il permesso di armarsi onde respingere all’occorrenza gli assalti dei Turchi e difendersi dalle loro improvvise aggressioni (Lingua sarda).

(1623. – 25 giugno).

Dall’apografo (esemplato sull’autografo) posseduto dall’autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXIV

Discorso e proposte fatte ai tre Stamenti di Sardegna a nome del re Don Filippo IV dal vicerè Don Giovanni Vivas di Cañamas, barone di Benifayo, y Santa Coloma, nella solenne apertura del Parlamento radunato nella Chiesa Cattedrale di Cagliari.

(1624. – 5 febbraio).

Dagli Atti originali del Parlamento conservati nell’antico Archivio R. Patrimoniale di Sardegna.

Secolo XVII – XXV

Offerta di centocinquantamila ducati fatta dai tre Stamenti del Parlamento Sardo al re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV a titolo di sussidio o donativo, coi patti e condizioni nella medesima espressi.

(1624 – 28 aprile).

Dagli Atti originali del Parlamento, già esistenti nell’antico Archivio del E. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXVI

Proposta e domanda fatta dai tre Stamenti nel Parlamento celebrato sotto la Presidenza del Vicerè Don Giovanni Vivas di Cañamas, Barone di Benifayo y Santa Coloma, per la creazione di una squadra di otto galee, e di due galeoni, destinata a difendere e guardare i mari, e a proteggere, facilitare e promuovere il commercio dell’isola.

(1624 – …)

Dagli Atti originali di detto Parlamento, Ant. Archiv. Patrim. Regio di Sardegna.

Secolo XVII – XXIX

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV sanziona con suo Regio Diploma i capitoli discussi, e votati nel Parlamento celebrato in Sardegna nel 1624 sotto la presidenza del vicerè Don Giovanni Vivas.

(1625. – 11 novembre).

Dall’antico Archivio del Reale Patrimonio in Sardegna, Cod. Cart. H.

Secolo XVII – XXXI

Posti assegnati dal vicerè di Sardegna Marchese di Vayona alla Cavalleria e alla Fanteria nazionale nella città di Sassari, ed ordini da tenersi ed eseguirsi dalle medesime in caso d’invasione, o di aggressione nemica (1).

(1629. – 28 aprile e 2 maggio).

Dall’originale posseduto dall’Autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXXII

Istruzioni spedite a Sardegna dal Consiglio dell’Ordine di Calatrava, nelle quali sono fissate le forme e gli esami che si dovevano fare, prima di concedere ai postulanti, od ai designati dal Re, i distintivi degli Ordini Religiosi e Militari della Monarchia Spagnuola.

(1629. – 11 agosto).

Dall’Autografo posseduto dall’Autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXXIII

Diploma del Re Don Filippo IV a favore del Marchese di Bayona o Vayona, Vicerè di Sardegna, dal quale risulta il modo con cui i Sovrani di Spagna delegavano i loro poteri reali per la convocazione del Parlamento Sardo, laddove essi stessi fossero impediti a convocarlo e presiederlo personalmente.

(1630. – 17 giugno)

Dal Dexart, Capit. Curiarum Regni Sardiniae.

Secolo XVII – XXXIV

Lettera del Re Don Filippo IV al vicerè di Sardegna, con la quale si ordina agli Abilitatori dello Stamento Militare di riconoscere attentamente i titoli di nobiltà, in virtù dei quali si potea, e si dovea accordare ai possessori dei medesimi di far parte di detto Stamento, e di sedere e votare nel Parlamento Sardo con altre prescrizioni a ciò relative, e col provvedimento provvisorio di osservarsi intanto le Abilitazioni già fatte nel 29 novembre 1574.

(1630. – 17 giugno).

Dagli Atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza di Don Girolamo Pimentel Marchese di Vayona, fol. 47.

Secolo XVII – XXXV

Il Re Don Filippo IV di Spagna ordina, che nessun Notaio pubblico presenti Bolle, ed altre provvisioni spedite dalla Curia Romana, se prima le medesime non siano state riconosciute dai Ministri Regii, in conformità al disposto dalle Leggi vigenti in Sardegna.

(1630. – 7 settembre (1)).

Dall’Archivio del Supremo Magistrato della Reale Udienza (ora soppresso) in Cagliari.

EL REY

Secolo XVII – XXXVI

Capitolo di Corte, col quale si delibera, e si ottiene che nessun Titolato, o Cavaliere straniero possa far parte dello Stamento Militare di Sardegna, ed intervenire alle sue riunioni e deliberazioni, ed avervi diritto di voto.

(1631 – 1632).

Dagli Atti del Parlamento sardo, presieduto dal vicerè marchese di Bayona, e poi dal vescovo Prieto, presidente del Regno, Cap. 2, fol. 2.

Secolo XVII – XXXVII

Capitolo di Corte, votato dal Parlamento Sardo, approvato dal Re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, e stabilito come legge del Regno, in virtù del quale fu richiamato a stretta osservanza l’antico privilegio accordato ai membri dello Stamento Militare di non poter essere giudicati e condannati criminalmente, fuorchè col voto di sette loro Pari, ossia di sette membri dello stesso Stamento Militare.

(1631-1632 – … (1)).

Dagli Atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del Vicerè Don Girolamo Pimentel, Marchese di Vayona, e di Don Gaspare Prieto, Vescovo di Alghero, Cap. 4, fol. 5.

Secolo XVII – XXXVIII

Ordine dato dal re Don Filippo IV all’avvocato fiscale di Sardegna, affinchè nei Parlamenti non si ammettessero a far parte dello Stamento Militare, fuorchè coloro che fossero già stati abilitati come nobili e cavalieri (aequites), o discendessero da altri abilitati, aventi dritto ad essere membri di detto Stamento, e a intervenire alle Corti generali del regno.

(1631 – 2 maggio)

Dall’antico archivio del Regio Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXXIX

Capitolo di Corte votato dal Parlamento Sardo, e approvato dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, col quale gli Stamenti acconsentirono per un altro decennio al pagamento del donativo straordinario di ducati ottantamila all’anno, già pagato nei cinque anni precedenti dall’Isola, onde sopperire alla formazione, e al mantenimento del così detto Terzo dell’esercito regio, purchè, secondo il patto pazionato nella prima offerta del donativo medesimo, il Mastro di campo, comandanti e ufficiali superiori di detto Terzo fossero tutti nativi di Sardegna.

(1631, 1632 – …)

Dagli atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza di Don Gaspare Prieto vescovo di Alghero, cap. 96, fol. 44.

Secolo XVII – XL

Diploma col quale Don Filippo IV re di Spagna e di Aragona approva e sancisce i capitoli votati e discussi nel Parlamento celebrato in Sardegna negli anni 1631 e 1632 sotto la presidenza del vicerè Don Girolamo Pimentel, marchese di Bayona, e del presidente Don Gaspare Prieto, vescovo di Alghero.

(1633 – 28 giugno).

Dall’antico Archivio del Patrimonio reale in Sardegna, Cod., Cart. I.

Secolo XVII – XLI

Diploma del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, col quale si conferma ai membri dello Stamento Militare di Sardegna la facoltà di potersi congregare in Cagliari o in Sassari (nell’uno o nell’altro Capo dell’isola), purchè però le risoluzioni stamentarie si prendano nella prima di dette due città, e alla congrega proceda sempre la licenza del vicerè, salvo che si tratti d’interesse proprio di quest’ultimo o di doglianza contro di lui.

(1634 – 22 febbraio).

Dall’antico Archivio del Regio Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XLIV

Prammatica del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, con la quale s’interdice rigorosamente ai giudici, ed a tutti gli officiali regii, ai quali era affidata in Sardegna l’amministrazione della giustizia, di esercitare la mercatura, o di applicarsi a negoziazioni aliene dal loro uffizio.

(1638. – 30 marzo).

Dal Dexart, cap. cur. Regni Sardiniae, fol. 584 e seg.

Secolo XVII – XLV

Bando del principe di Melfi Don Giovanni Andrea Doria, vicerè e capitano generale di Sardegna, riguardante l’ordinamento, la disciplina, i doveri, le esenzioni, e i privilegi della Milizia nazionale.

(1639 – 15 settembre)

Dal Dexart, Cap. Cur. Regni Sardiniae, pag. 512 e seg.

Lo Rey de Castella, de Arago, de Sardeñya, etc.

Secolo XVII – XLVI

Diploma regio relativo alla carica di presidente e capitano generale dell’isola di Sardegna sotto il dominio spagnuolo, dal quale risultano i dritti, i poteri, le onorificenze, e gli obblighi ch’erano annessi a quell’eminente uffizio.

(1640. – 30 marzo).

Dal Dexart, Cap. Cur. Regni Sardiniae, fol. 503 e seg.

Secolo XVII – XLVII

Diploma di laurea in medicina spedito dal cancelliere della Università di Pisa a Francesco de Santu di Simone, cittadino ed allievo della Università degli studi di Sassari, nel quale è testualmente riportato il giuramento e la professione di fede, che si prestavano dai candidati dopo l’esperimento, e prima di conseguire il grado, i dritti, e le insegne dottorali.

(1640 – 1641 stil. Pis. – 21 giugno).

Dall’originale posseduto dall’autore del presente Codice Diplomat.

Secolo XVII – XLVIII

Diploma del re di Spagna e si Aragona Don Filippo IV a favore di Don Fabrizio D’Oria duca di Avellano, col quale pel Monarca in premio dei servizi personali da lui prestato alla Corona per sedici anni nelle guerre d’Italia e di Fiandra, e in riconoscimento dei servizi già anteriormente prestati per terra e per mare alla stessa Corona dal di lui padre, avo e proavo, e dal di lui fratello Giovanni Andrea D’Oria principe di Melfi, lo crea suo luogotenente generale (ex latere nostro dextero sumptum) del regno, ed isola di Sardegna.

(1640. – 3 settembre)

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 490 e seg.

Secolo XVII – XLIX

Diploma del re di Spagna e Aragona don Filippo IV, col quale Fabrizio D’Oria, duca di Avellano, creato già luogotenente generale (ex latere dextero del re), è creato eziandio capitano generale delle genti di arme e di guerra dell’isola e regno di Sardegna.

(1640. – 3 settembre)

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 500 e seg.

Secolo XVII – L

em>Esemplari diversi delle lettere, con le quali i Sovrani di Spagna, ed i loro Vicerè in Sardegna soleano invitare i Membri dello Stamento Militare a intervenire personalmente, o per mezzo di procuratore, alle Corti Generali (Parlamento), che si convocavano periodicamente nell’isola.

1.

Lettera del re di Spagna Don Fipippo IV a uno dei Membri dello Stamento Militare, invitandolo a intervenire al Parlamento, che si doveva convocare in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Don Francesco Fernandez de Castro conte de Lemos.

(1653. – 25 maggio)

Secolo XVII – LI

Documenti varii relativi al processo e alle condanne che ebbero luogo in Sardegna in seguito all’uccisione del vicerè Don Emanuele de los Cobos marchese di Camarassa, accaduta nel 21 luglio del 1668 (1).

Da estratti autografi del processo originale posseduti dall’autore del presente Codice.

Secolo XVII – LII

Esemplari di lettere reali e di lettere vicereali con cui i membri dello Stamento Militare furono invitati a intervenire al Parlamento convocato in Sardegna nel 1677 sotto la presidenza del vicerè Conte di Santo Stefano, e Marchese de las Navas.

Dagli autografi posseduti dall’autore del presente Codice diplomatico.

Secolo XVII – LIII

Diploma di Carlo II re di Castiglia, di Aragona e di Sardegna ecc., col quale quel monarca cede e vende per scudi tremila ai consiglieri e probiuomini della città di Sassari la giurisdizione civile in prima instanza, salvi l’appellazione e il ricorso alla reale udienza e al vicerè dell’isola.

(1677. – 24 novembre).

Secolo XVII – LIV

Tassa Innocenziana del foro ecclesiastico nelle materie spirituali, o vero dichiarazione sopra quelle cause, e materie ecclesiastiche e spirituali, nelle quali nel foro ecclesiastico et episcopale non si può, nè si deve esigere emolumento alcuno, ecceto quello che si dichiara per il solo cancilliero con la riforma de gli abusi contrari (sic).

(1678. – 1.° ottobre).

Dall’Archivio arcivescovile di Sassari.

Secolo XVII – LV

Tassa Innocenziana del foro ecclesiastico nelle materie spirituali, o vero dichiarazione sopra quelle cause, e materie ecclesiastiche e spirituali, nelle quali nel foro ecclesiastico et episcopale non si può, nè si deve esigere emolumento alcuno, ecceto quello che si dichiara per il solo cancilliero con la riforma de gli abusi contrari (sic).

(1678. – 1.° ottobre).

Dall’Archivio arcivescovile di Sassari.

Secolo XVII – LVI

Altri esemplari di lettere reali e viceregali, con le quali i membri dello Stamento militare di Sardegna furono invitati a intervenire al Parlamento generale celebrato in Cagliari nel 1688, sotto la presidenza del vicerè duca di Monteleone, principe di Noya.

Dagli autografi posseduti dall’autore del presente Codice Diplomatico.

Secolo XVII – LVIII

Lettera del vicerè di Sardegna conte di Montellano a uno dei membri dello Stamento Militare (dei nobili) di Sardegna, con la quale lo invita a intervenire al Parlamento generale da lui convocato in Cagliari d’ordine del re di Spagna don Carlo II per il giorno 26 gennaio 1698.

(1697. -26 novembre).