Codex diplomaticus Sardiniae
Il Codex Diplomaticus Sardiniae venne pubblicato, a cura di Pasquale Tola, negli anni 1861 (Tomo I, Parti I-II) e 1868 (Tomo II), all’interno del ben più vasto repertorio dei Monumenta Historiae Patriae di cui rappresentano i volumi X e XII. Si tratta del più vasto repertorio di fonti medievali relativo alla Sardegna, articolato sostanzialmente in tre sezioni: la Parte Prima del Tomo I riguarda i documenti dall’XI al XIII secolo; la Parte Seconda del Tomo I riguarda il solo XIV secolo; il Tomo II riguarda i secoli XV-XVI.
Nonostante sia passato ormai più di un secolo dalla sua compilazione, Il Codex è ancora il punto di riferimento ineludibile della ricerca storica e filologica sulle fonti della Sardegna, ma la sua disponibilità in rete ha limiti di gestione e di utilizzo.
Si è dunque ritenuto opportuno digitalizzare i documenti e i regesti, mantenendo la distinzione per secoli, in modo da avviare un progetto inevitabilmente in progress, di revisione delle edizioni a partire da quella ottocentesca del Tola. Contemporaneamente si è arricchito il repertorio delle fonti medievali, con edizioni recenti e più avanzate di documenti compresi nel Codex e con altri di testi invece estranei alla compilazione del Tola.