Lettera di Papa Innocenzo III agli arcivescovi di Torres e di Arborea, con la quale commette ai medesimi di udire le proposte che farebbe il giudice Cagliaritano W. (Guglielmo marchese di Massa) per l’affare di detto luogo di Arborea, e di dargli, quelle udite, il consiglio che stimeranno più conveniente.
(1211, 3 settembre).
Dal Baluzio, Epist. PP. Innocentii III. Lib. XIV. Epist. 102.
Innocentius Turritano et Arborensi archiepiscopis.
Fraternitati vestrae praesentium auctoritate mandamus quatenus auditis his quae dilectus filius nobilis vir W. iudex Calaritanus (1) super negotio Arborensi vobis duxerit proponenda, et pensatis prudenter circumstantiis rerum et personarum temporum et locorum, salutare sibi consilium auctoritate apostolica tribuatis. Datum apud Criptam ferratam III non. septembris, pontificatus nostri anno decimo quarto.
NOTE
(1) W. Iudex Calaritanus; cioè Willelmus, o Guillelmus (marchese di Massa) giudice di Cagliari. Il negotium Arborense, di cui nella presente lettera è taciuto il soggetto, era probabilmente, o il matrimonio incestuoso contratto da Ugone di Basso (giudice di Arborea) con la figlia di detto marchese Guglielmo (ved. sopr. cart. N° X), ovvero la usurpazione, e le tante violenze commesse dallo stesso giudice Guglielmo nel giudicato di Arborea.